Descrizione
Al fine di fornire all’interprete (medico e legale) un elemento obiettivo ed oggettivo per la definizione della causa del danno biologico riportato dal paziente dopo prestazioni di medicina e chirurgia estetica, ho analizzato la maggior parte degli eventi produttivi di danno biologico e li ho classificati in tre distinte categorie di rischio medico legale. Antonino Araco
Il danno estetico o fisiognomico consiste nella lesione dell’aspetto esteriore della persona ed è una componente del danno biologico, ossia del danno non patrimoniale.
Ne deriva che il danno estetico non viene liquidato autonomamente ma, appunto, quale componente del danno biologico.
A tal proposito la Corte di Cassazione, nel ribadire il concetto di unitarietà del danno non patrimoniale, ha precisato che “lo stesso pregiudizio di tipo estetico viene abitualmente risarcito all’interno del danno biologico, inclusivo di ogni pregiudizio diverso da quello consistente nella diminuzione o nella perdita della capacità di produrre reddito, tra cui appunto il danno estetico e alla vita di relazione. Come ha già avuto modo di statuire questa Corte, poiché il danno biologico ha natura non patrimoniale e il danno non patrimoniale ha natura unitaria, è corretto l’operato del giudice di merito che liquidi il risarcimento del danno biologico in una somma omnicomprensiva, posto che le varie voci di danno non patrimoniale elaborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza [danno estetico, danno esistenziale, danno alla vita di relazione, ecc.] non costituiscono pregiudizi autonomamente risarcibili [v. Cass. n. 24864/010]”103.